Storia

L’OLIO NELLA TUSCIA

La diffusione dell’olivo nella Tuscia iniziò nel IV secolo a.C. come risultato degli scambi commerciali tra gli etruschi, i fenici e le colonie della Magna Grecia. Noccioli di olive sono stati rinvenuti in alcuni reperti archeologici dell’Etruria meridionale, corrispondente all’attuale provincia di Viterbo.

Da lontano nel tempo e nello spazio, quindi, arriva la passione di questi territori per l’olio d’oliva. Viene usato, sia in cottura che a crudo, in ogni piatto della cucina locale, tradizionalmente povera e a base di ingredienti semplici.

Dintorni

PUNTI D’INTERESSE

Le zone intorno alla nostra azienda ospitano incredibili bellezze, sia naturalistiche che architettoniche. Partiamo proprio da Roccalvecce, paese che ha dato i natali alla nostra famiglia e all’azienda. Piccolo borgo medioevale arroccato sulla sua altura, merita una visita per il suo castello, i vicoletti pittoreschi, che ci portano romanticamente in un lontano passato, e una vista incantevole sulla vallata.

Da lì non si può rinunciare a una passeggiata per Sant’Angelo, soprannominato “il paese delle fiabe”. Perdersi tra le sue case, alla ricerca dei tanti murales che rimandano al mondo dell’immaginazione, fa tornare tutti bambini.

Celleno, noto come “il borgo fantasma”, insieme ai due paesi precedentemente citati, forma il triangolo delle ciliegie della Tuscia. Un piccolo fazzoletto di terra in cui crescono le ciliegie di Celleno, rinomate per la loro bontà.

Ovviamente non possiamo non citare Viterbo, il più grande centro storico medioevale d’Europa, che dista solamente una ventina di chilometri da noi.

Impossibile dimenticare Tarquinia che, con la sua necropoli dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2004, ci riporta all’epoca dei nostri antenati etruschi.

Perfetta fusione tra natura e opera dell’uomo è il complesso monumentale del Parco dei Mostri di Bomarzo. I suoi grandi giardini sono arricchiti da sculture in basalto risalenti al XVI secolo, raffiguranti bestie mitologiche, divinità e esseri mostruosi.

Per un po’di relax ci sono invece le Terme dei Papi, complesso termale che prende acqua dalla sorgente del Bullicame. Queste acque erano utilizzate già dagli antichi romani e in epoca medievale erano meta gradita a molti pontefici. Qualora si cercasse qualcosa di più economico, nelle vicinanze ci sono diverse pozze a ingresso libero.

Per un bagno fresco invece c’è il lago di Bolsena, nato all’interno di un cratere vulcanico. Oltre alle sue acque rinfrescanti, offre bellissime passeggiate sulle sue rive e sono da vedere molti dei centri che vi si affacciano, tra cui Montefiascone, Bolsena, Marta e Capodimonte.

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