Salve a tutti cari amici!
Oggi prende il via una nuova rubrica qui sul nostro sito: Il ricettario dell’Ara del Re.
Vi proporremo ogni volta ricette che hanno le olive come protagoniste o che sono pensate per esaltare il gusto dei nostri olii.
E cominciamo subito con una chicca. Si tratta di una ricetta antica, conosciuta (che io sappia) solo qui nel viterbese. La preparavano i nostri nonni e i nonni dei nostri nonni prima di loro. Intanto è bene sapere che le olive sulla pianta sono amare, ma davvero davvero amare. Così amare da essere immangiabili. Chi di voi avrà avuto a che fare (agricolamente parlando) con questo piccolo frutto probabilmente reputerà scontata una tale precisazione, ma vi posso assicurare che chi non ha mai visto delle olive sull’albero, quando poi ci si trova davanti come prima cosa ne prenderà una e se la schiafferà in bocca, aspettandosi il dolce sapore delle olive in barattolo e rimanendo invece molto deluso (e un po’ schifato).
Dunque, dicevamo. Le olive appena colte sono immangiabili, ma in passato nelle campagne, per far fronte al bisogno alimentare delle famiglie, si trovava il modo di mangiare qualunque cosa (o quasi). E spesso è così che sono nate ricette gustose che ancora oggi ci fanno venire l’acquolina in bocca. Dopo questa breve lezioncina sull’origine della ricetta, rimbocchiamoci le mani e spostiamoci in cucina.
INGREDIENTI:
- Olive nere appena colte dalla pianta
- Olio extravergine di oliva
- Aglio
- Finocchio selvatico (i fiori)
- Aceto
- Sale
- Pepe
PREPARAZIONE:
La prima cosa da fare è armarsi di cestino e andare a raccogliere le olive. Scegliete quelle più carnose e belle, senza buchi o ammaccature. Una volta a casa lavatele bene con acqua fredda, così da togliere polvere e eventuali residui di prodotti (meglio se avete la certezza che le piante da cui raccogliete non vengono trattate). Mi raccomando, togliete tutte le foglie e i piccioli.
A questo punto prendete un padellino e metteteci tutti gli ingredienti: quindi olio, uno o due spicchi d’aglio vestiti, le olive lavate e scolate, sale e pepe a vostro piacere e un po’ di fiori di finocchio selvatico.
Adesso potete accendete il fornello. Non appena si comincia a spaccare la pelle delle prime olive aggiungete l’aceto e continuate la cottura a fuoco vivace. State attenti che non si attacchino e tenetele sul fuoco fin quando l’aceto sarà evaporato e le olive saranno diventate morbide. In totale, non devono cuocere più di 10 minuti.
Ed ecco pronto, in pochissimo tempo, un gustoso contorno per sorprendere i vostri commensali.
Attenzione: la cottura toglie il grosso dell’amaro alle olive, ma il gusto di questo piatto è comunque amarognolo, quindi se avete problemi anche solo a mangiare la cicoria non è il piatto che fa per voi.